L’importanza della potatura delle piante tartuficole è evidente si pensa che da questa dipende l’ombreggiatura e di conseguenza l’umidità di una tartufaia. Il lavoro di potatura deve quindi essere eseguito con cura e consapevolezza, per non rovinare o pregiudicare la produzione di tartufi, e richiede di conseguenza una certa abilità manuale. Il sistema di potatura di Bosredon che andiamo a sottoporvi è particolarmente indicato per la coltura dei tartufi a peridio nero, sensibili all’ombreggiamento della tartufaia. Al contrario la coltivazione del bianchetto e del tartufo nero è favorita da un terreno umido e ombreggiato e dalla vegetazione folta, quindi non presentano una simile esigenza.
Bosredon ha schematizzato e codificato i passi di quella che è in sostanza un potatura moderata e graduale, progressiva e scaglionata nel tempo e relativa agli interventi su querce tartuficole. Ecco i 4 passi da seguire per svolgere una precisa opera di potatura sulle piante della nostra tartufaia:
1 – fino ai 4 anni di età permettere solo la crescita di un unico fusto, al fine di correggere i portamenti cespugliosi e rinvigorire la pianta;
2 – tra i 5-6 anni circa, occorre dare alla pianta (ormai alta intorno a 1 metro) una forma ovale, che parta da 25 cm circa dal suolo e potarla per sfoltire i rami soprannumerati e i succhioni, alleggerire con tagli corti i rami laterali, risparmi i rami mediani e non sfoltisca troppo la chioma;
3 – dai 6 ai 10 anni della pianta la potatura andrà interrotta appena inizia a produrre tartufi. Ci si può limitare i rami bassi, per evitare che in questa zona si formino succhioni;
4 – dopo 10 anni, se ancora un albero non ha prodotto tartufi lo si può accorciare per renderlo più vigoroso, se invece è già fin troppo vigoroso si taglieranno e torceranno i rami verticali; se l’albero produce si devono diradare i rami, soprattutto se la produzione mostra un calo; se invece ha smesso di produrre lo si recida per ripartire dal ricaccio.
Bosredon ci ricorda che la forma finale e completa dell’albero si raggiunge nel corso degli anni (circa 12 in media) e tentare di risolvere tutto con un’unica potatura è ovviamente un errore che può pregiudicare l’intero lavoro. è importante ricordare che appena gli alberi iniziano a formare il pianello nel suolo, si deve sospendere ogni tipo di potatura e non toccare più il tronco né i rami, almeno fino a quando la tartufaia non sarà in piena produzione. Quando questo avviene, si può tornare a ritoccare la pianta per portarla verso la forma desiderata, cioè quella che alla fine del lungo processo assicura la più corretta modificazione della porzione di terreno della tartufaia.