Influenze ambientali e sensibilità del cane

In precedenza abbiamo parlato di come si tratta un cane in linea generale e quando è ancora un cucciolo, oggi invece andiamo a discutere di come reagire agli stati emozionali di un cane, per aiutarlo ad affrontare situazioni che può trovare scomode o difficili.

Bisogna sempre ricordare che il cane è un animale molto sensibile. Vive con passione conflitti interni, traumi, frustrazioni ed eventi negativi, arrivando a “sostituirli” con peculiari atteggiamenti. Quando un cane guaisce, trema, raspa, morde reti o legno, si gratta con foga, ha paura talvolta le cause non sono fisiche, ma spesso c’è dietro un motivo che lo ha sconvolto. Scoprire questo motivo è il modo migliore per affrontare e correggere gli atti sostitutivi di scarico, ovvero gli atteggiamenti sopracitati che sopperiscono a un suo fastidio interiore. Anche gli uomini hanno atti di scarico, magari mettendosi a fumare, bere un goccio, lisciarsi la barba o altro.

I cani tendono ad irritarsi se non vengono rispettati certi orari e lo stesso con alcuni comportamenti se prima reiterati in sua presenza. Alcuni sono paurosi di natura e tendono a reagire mordendo, non per aggressività ma per timore. Sono anche suscettibili ai cambiamenti, soprattutto se avvengono all’interno della famiglia di appartenenza (proprio quella del padrone) e potrebbero tenere comportamenti “strani” a causa di frustrazione o apprensioni in caso dell’arrivo di nuovi cani, della nascita di un bambino o del cambiamenti nella casa. A volte sono solo esuberanti, e necessitano della possibilità di sfogare la loro energia in maniera piacevole e costruttiva, o quantomeno diversa dall’abitudine sgradevole che hanno iniziato a mostrare.

Importante è, come si diceva, comprendere sempre il motivo degli atteggiamenti che inizia a tenere. Magari il vostro cane ha iniziato a mordere la rete del box in cui lo tenete, con il chiaro intento di uscire. Invece di rinforzare la rete, sarebbe meglio dargli la possibilità di sfogarsi, quindi se non potete tenerlo in uno spazio più ampio, lasciatelo libero o portatelo a camminare o correre.

Tutti questi disturbi in genere sono manifestati dalla giovinezza, che è il periodo in cui si gettano le basi comportamentali future, quindi è bene intervenire per tempo per correggerli. è bene che il cane sia soggetto a stimoli diversi nel periodo giovanile, per questo l’ambiente in cui vive da cucciolo riveste una particolare importanza. Sempre pensando a non fornirgli stimoli o piaceri che poi gli saranno tolti in un secondo momento.

Un aspetto peculiare dei cani è spesso la loro titubanza in luoghi sconosciuti. Qui si possono rivelare restii, impacciati, disorientati e incapaci a muoversi con sicurezza e decisione. Inutile dire che queste manifestazioni vanno modificate quanto prima, per non avere un cacciatore di tartufi impacciato nella ricerca in luoghi non conosciuti. Portarlo fin da giovane in ambienti diversi, tra la gente, con altri cani di solito è un metodo efficace per ovviare a questa innata diffidenza. Ma se questo non basta potrebbe essere necessario chiedere il parere di un veterinario e, nella peggiore delle ipotesi, se questo tratto è forte e immutabile fin da cucciolo, non pensare di poterlo rendere un cane da tartufi.